giovedì 12 dicembre 2013

Pfefferlechner





Pfefferlechner
Ricordi di Merano
E’ sempre un piacere tornarci. Un antica Buschenschank (taverna), già menzionata nel 1270, nel “cuore” di Lana, il più grande paese frutticolo dell’Alto Adige alle porte di Merano. I pendii intorno a Lana erano popolati già ca. 10.000 anni fa, dopo l’ultima era glaciale, ma la sua fama è quella di essere un punto di arrivo o di partenza per due valli importanti: val d’Ultimo e val Venosta.  Quando, per secoli, si è il crocevia di vallate segnate da tradizioni ultracentenarie si finisce per rappresentarle tutte. In particolare quelle legate alla cucina, ai vini e alle birre.
Birra, birra e birra  perché Pfefferlechner è anche Hausbrauerei (birreria artigianale) dove ognuno può bere la sua “Pfeffer” appena spillata. Schietta atmosfera Sud Tirolese che si respira nella calda Stube, nell’antica cantina, nell’estivo ed ombreggiato cortile con vista sulla stalla.
Veramente il tempo si ferma appena oltrepassi l’antico portone di legno. Ho, da sempre, preferito la Stube per il contatto, l’intimità di questa gente. La cucina che nasce dai gusti, dai profumi e dai sapori trasmessi in piatti semplici ma curati basati su ingredienti stagionali della zona. Salumi (speck in particolare), canederli, selvaggina, carni (goulash, stinco) ma anche gli “stagionali” funghi, verdure, zuppe. Senza dimenticare i formaggi di malga, all’apparenza simili ma dai gusti diversi…e i dolci tutti fatti rigorosamente in casa. Strudel di mele, sicuramente il più conosciuto del Sud Tirolo, il kaiserschmarren che, al contrario del nome, un pò difficile da pronunciare, ha una preparazione molto semplice e simile all'impasto per le crepes. Questo dolce è una sorta di "brutto ma buono"; arriva in tavola come una crepes tutta rotta accompagnato da ottima marmellata di mirtilli e cosparsa di zucchero. Kaiserschmarren, ovvero la frittata dolce dell'imperatore (kaiser). Inutile dire che una leggenda accompagna questa squisitezza che narra di imperatori, famiglie reali, crepes non ben riuscite, mentre l’altro dolce le “strauben”vantano origini più popolari.  
Frittelle che hanno forma di chiocciola. Le strauben (il termine tedesco straub significa tortuoso come la forma che il dolce assume durante la frittura) vengono di solito preparate nelle feste di piazza o durante le sagre di paese e dopo la frittura  (originariamente avveniva nel grasso), vengono cosparse di abbondante zucchero a velo. Anche queste si accompagnano con marmellata di mirtilli rossi.
Della Birra ne abbiamo già parlato. I vini, validi quelli a mescita, accompagnano i piatti in maniera impeccabile. La Schiava della val d’Adige, il Lagrein e il Pinot Bianco della vicina val Venosta. Il Moscato rosa e quello giallo per le “delizie”.  Da non dimenticare  una apfel aus dem Vinshgau (una mela della val Venosta) da “mordere” a fine pasto prima di uscire.

Pfefferlechner, un locale per godere i ritmi a misura d’uomo, dalla calda ospitalità e dalle gioie di una cucina genuina e autentica.

Nessun commento:

Posta un commento