domenica 19 luglio 2015

Acquasalata...nato per stupire

Le scoperte di Quinto Ennio…


Acquasalata… nato per stupire.

Una storica insegna viareggina che non c’è più ed i locali di quello che fu “il Garibaldino” che rivivono per una nuova avventura. Si è voltato pagina completamente. Nessun riferimento di alcun tipo e presentazione di un Ristorante rinnovato in ogni sua parte, dagli arredi ai colori delle pareti, alla nuova cucina che prepara piatti partendo dalla tradizione con una presentazione di modernità al limite dell’avanguardia. Tutto questo è “Acquasalata”. Nato per stupire.

Già il nome potrebbe farci pensare ad una specie di sinonimo del mare, ma non è così. Come entri, nella prima sala, ti colpisce un “murales” di piccole dimensioni; un’opera di Pietro Annigoni salvata per caso dalla ristrutturazione interna. Questo artista nonostante sia ricordato come “il pittore delle regine”, ebbe grande predilezione nel ritrarre “persone meno agiate” e “momenti semplici della vita di tutti i giorni”. Era abile nel descriverne fedelmente tanto l’aspetto esteriore quanto l’interiore. La raffigurazione del “pescato del giorno” è il riferimento al mare, all’Acquasalata.

Raffinato locale frutto dell’evoluzione progettuale di Paola e David, giovani ma non giovani per l’appartenenza al mondo della ristorazione. Ė tutto in mano a loro, eredi  di una cultura familiare che ha radici che portano lontano nel tempo.
Tavoli distanziati apparecchiati con gusto, con tovagliato “neutro” rilassante nell’impatto cromatico. Elegante senza eccessi, servizio professionale e premuroso, mai ingessato e sopra le righe.

La cucina, dove mamma Giovanna rappresenta la “tradizione” e il giovane talentuoso Chef Michel Marcucci fa arrivare in tavola piatti ricchi di “concretezza”, convincenti, appaganti basati su ingredienti (il pescato del giorno) di raffinata e ricercata qualità con l’evidente e manifesta capacità di esaltarli nel modo migliore. Piatti di notevole impatto visivo e gustativo.
Precisione nelle cotture e rispetto di ogni singolo ingrediente. Non cosa da poco.

Ed infine i desserts che conquistano tutti i sensi dalla vista al palato.
Carta dei vini con centinaia di etichette frutto di attenzione e ricerca  e “finalmente” la carta delle acque minerali non banale.
L’unico imbarazzo, del tutto personale, si è verificato quando ho chiesto un caffè. 

Mi hanno portato una Carta caffè con varietà provenienti da tutto il mondo come quella miscela etiope e Il Kopi Luwak  indonesiano che è un tipo di caffè prodotto con le bacche, ingerite, parzialmente digerite e defecate dallo zibetto comune delle palme. Di fronte a tanta “arabica cultura” sono quasi arrossito.

Acquasalata, via Fratti 62, Viareggio. Nato per stupire

Urano Cupisti









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