Il Vietnam a Firenze
Oggi ha aperto il
ristorante COM SAIGON
Tre cuoche vietnamite
in cucina per una realtà interamente al femminile
Stretta una
collaborazione con l'Associazione degli chef di Ho Chi Minh city
Firenze, 1 giugno 2017 - Il Vietnam sbarca a Firenze. Con i
suoi sapori e i suoi piatti di alta cucina. Sbarca nel centro Unesco della
città, in via dell’Agnolo 93/r, per
iniziativa di alcune vietnamite residenti a Firenze e di un gruppo d’italiani.
Si tratta di un ristorante interamente al femminile, con tre cuoche vietnamite
in cucina e una responsabile di sala italiana. Si chiama COM SAIGON, che
semplicemente si può tradurre con ‘Il riso di Saigon’.
Anche se la parola ‘Com’
significa sia riso che pasto: nella lingua vietnamita non c’è del resto una
distinzione netta tra le due cose. I valori perseguiti da COM SAIGON sono
quelli di un’autentica cucina vietnamita. Senza declinazioni o cedimenti
revisionisti, se non quelli imposti dalla sostituzione di ingredienti
introvabili alle nostre latitudini.
“Quella vietnamita non è solo una cucina esotica mediamente
sconosciuta a Firenze. E’ una cucina con propri principi, che seguono gli
antichi criteri sapienziali dello Yin e dello Yang. In pratica, una cucina dell'equilibrio
che impone di ricercare in ogni piatto il contraltare ‘freddo’ di ogni
ingrediente ‘caldo’ e viceversa”, spiega Nguyen Thi Thuy Lan, amministratrice
unica di COM SAIGON e una delle tre cuoche in cucina. Per questo COM SAIGON ha
inteso stringere una collaborazione con l'Associazione degli chef di Ho Chi
Minh city, la vecchia Saigon, che fa capo al ministero del turismo vietnamita.
Una collaborazione che si è tradotta nell’invio di una cuoca a Firenze e nella
visita degli esponenti della stessa Associazione.
Cosa si mangerà nel ristorante vietnamita di Firenze? Il
piatto nazionale vietnamita è il Phõ, una zuppa che ė quasi un piatto unico e
che arriva dal nord del Vietnam. La base è il brodo di manzo, ma si tratta di
una definizione limitativa visto che il brodo comprende oltre 20 ingredienti
tra verdure e spezie. Dentro, spaghetti di riso, carpaccio di manzo a
pezzettini e verdure. Poi gli involtini, popolari quanto e più del Phō.
Declinati con ampia varietà di ingredienti e di cotture ma con lo stesso tema:
un foglio di carta di riso arrotolato con dentro verdure, carne o pesce.
L'altro piatto simbolo è il Banh Cuon, nato al nord. Si tratta di sottili e
delicate sfoglie di pasta di riso, quasi
una crêpe di pasta di riso cotta al vapore, con dentro funghi e carne.
Altro piatto caratteristico è il Banh Xeo, che arriva invece dal sud, dalle
regioni del delta del fiume Mekong: una crêpe a base di farina di riso, latte
di cocco e curcuma, con dentro pesce, carne e germogli di soia.
Il ristorante avrà due cucine. Una è stata montata in forma
aperta all’ingresso, per consentire a chiunque di vedere la preparazione di
alcuni piatti tradizionali e di familiarizzare con una tradizione culinaria
lontana da noi. E proprio all’ingresso si potranno degustare anche piatti
‘finger-food’, molto popolari in Vietnam, per venire incontro alle esigenze
diffuse di un pranzo veloce e a basso costo.
Sul retro, nella sala che dà su via de’ Pepi, per almeno tre
pomeriggi alla settimana, il giovedì, venerdì e sabato, si potranno degustare a
partire dalle 17 in poi i tè del Vietnam. Dall’aromatico tè al ginger al tè al
riso rosso tostato, ma tutti quanti accompagnati dai dolci tradizionali. E in
occasione delle degustazioni si terranno vari incontri a tema. Sul Vietnam e non
solo.
Fonte: Lorenzo Galli
Torrini
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