Oggi
parliamo di Pasta alla Norma.
A volte capita di mangiare un
piatto molto conosciuto senza sapere la sua storia. Aggiungo: un piatto
semplice fatto con prodotti dell’orto.
Pomodoro, sedani, basilico, melanzane,
ricotta salata, condimenti tradizionali (aglio, olio, sale): Pasta alla Norma.
Dove è nata, il perché di questo nome?
È un piatto siciliano, più
precisamente catanese, che risale ad alcuni secoli fa. Una data precisa è
difficile ipotizzarla anche perché da quando se ne parla era già presente nei
piatti domenicali isolani. Il nome?
Sul nome esistono storie miste a
leggende. Due su tutte. Una senza anima,
l’altra più romantica, sentimentale, legata ad un’Opera Lirica: Norma di Vincenzo Bellini. E
francamente anche la trama dell’Opera con la sacerdotessa Norma, figlia del
capo dei druidi, niente ha a che fare con un piatto di pasta. Allora?
La storia che definisco senz’anima è da attribuire ad un
commediografo catanese, tal Nino Martoglio che davanti ad un piatto
di pasta così condito e dietro richiesta di un suo giudizio, avrebbe esclamato "È nella Norma!". Come dire “senza
infamia ne lode”.
L’altra, più sentimentale,
sulla base di una ricetta reinterpretata e messa a punto da uno chef siciliano in
occasione delle serate “meneghine” seguite alle prove, al Teatro La Scala di
Milano, per la nuova opera lirica del grande compositore catanese Vincenzo
Bellini.
Arie, libagioni e pasta siciliana con le melanzane chiamata per l’occasione “Pasta alla Norma”.
C’è chi è pronto a giurare che il
musicista, dopo il “fiasco” della prima alla Scala, ebbe ispirazione nel
comporre la cavatina Casta Diva, aggiunta in un secondo
momento per rimediare al fiasco, proprio mangiando un piatto di Pasta alla Norma.
È notizia di questi giorni, che
la “pasta alla norma” si candida come patrimonio culturale gastronomico
dell'Unesco.
Lo chiede a viva voce la Fipe-Confcommercio.
Un progetto accarezzato da
tempo grazie all'interesse sempre più
diffuso per questo piatto simbolo delle tradizioni culturali e gastronomiche
tramandate da generazioni in Sicilia diventando, anno dopo anno, un piatto
nazionale. Buon appetito e Chapeau!
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