Una
Armonica Serata
Succulenza,
alcool e tannini in armonica contrapposizione
Un sottotitolo che
introduce la cena didattica che si è svolta Venerdì 23 novembre presso
l’Eno-Trattoria “Da Beppino” a Valdicastello. Organizzata da Daniele Lazzerini,
patron dell’eno-trattoria, in collaborazione con l’Associazione Culturale
Enogastronomica Svicat e l’Azienda piemontese “Pio Cesare”, nel segno della
tradizione della cucina del locale con il risultato di essere stata una delle
migliori cene degli ultimi tempi.
Tradizionalcreatività; non
si può prescindere dalle proprie origini culinarie. Un piccolo borgo carico di storia e poesia,
Valdicastello, una delle più belle Pievi presenti sul territorio e il locale
racchiuso in una abitazione tradizionale del luogo ai margini del Borgo; questo
il contesto dove si trova l’Eno-Trattoria “Da Beppino” che proprio quest’anno
compie 60 anni. Nelle due calde sale si è svolta questa cena didattica dove le
carni rosse e la selvaggina hanno incontrato i superbi Rossi piemontesi dell’Azienda
Pio Cesare di Alba. Eccellenti piatti dove le materie prime hanno incontrato
ambiziosi accostamenti in perfetto equilibrio determinato dalle cotture.
Un inizio con accenno
leggero in bagna cauda di cavolfiore, zucchini e peperoni, a seguire crostini
con fegatelli di selvaggina, al ragù di colombaccio e salciccia di cinghiale e
robiola unito il tutto a fette di salame di cervo e bresaola di cinghiale.
L’abbinamento alla prevalente succulenza e aromaticità affidato a “Il Nebbio”,
una DOC Langhe 2010 di solo Nebbiolo. Il ricordo delle nebbie autunnali delle
langhe nel bicchiere. A seguire le classiche pappardelle alla lepre
conosciutissime per i frequentatori di questo locale. In abbinamento uno
stupendo Barbaresco 2008 che mi ha lasciato un dubbio: il vino ha esaltato il
piatto o viceversa? Quanti dubbi di questo tipo vorrei avere!!! Infine il
piatto forte della serata: brasato di manzo al barolo con purea di patate ai
sapori accompagnato da un Barolo 2008 con aromi di nitida frutta rossa,
ricchezza, carattere, una lunghissima persistenza e altissimo livello
complessivo. Su questo piatto ho abbinato anche il Barolo “Ornato” 2007 che ha
unito una potenza gustativa e una ricchezza olfattiva: l’armonia dell’insieme.
Chiusura con un dessert semplice: torta bianca alle pere per continuare a bere
l’Ornato. Sicuramente un tentativo per attenuare la dolcezza della torta fatta
appositamente con maggiore ricchezza di zuccheri e contrapporla al grande
Barolo. Tentativo riuscito nel degustarli insieme, direi decisamente da non
riproporre nel degustarli “a seguire”.
Un applauso prolungato a
Daniele (Da Beppino), a tutta la brigata di cucina, a Leone (Svicat) e al
rappresentante dell’Azienda Pio Cesare.
Materia prima, esecuzione,
accostamenti e abbinamenti e finiture impeccabili. Chapeau!!!
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