domenica 9 giugno 2013

Il giorno dell'OCA

Il giorno dell’OCA
Finalmente è arrivato il giorno dell’OCA. Ho atteso con pazienza il mio turno concedendo “la precedenza” ai titolati, gli esperti, i colleghi e i curiosi. D’ora in poi solo chi torna “ha detto la verità”.
Mi siano permesse alcune considerazioni di partenza:
·        L’Oca non è il revival dell’Oca Bianca di Marco Garfagnini. Nemmeno nelle intenzioni dei nostri amici. Personalmente non l’avrei chiamato “L’Oca”; è un nome ambiguo e fuorviante. Il nobile pennuto ha a che fare con il mare? Quello selvatico, è vero, migra e vola sul mediterraneo ma quello stanziale, da cortile, francamente lo si trova nell’intero. Ricordiamoci che l’Oca Bianca è nata al di là dell’Aurelia. Certo nemmeno Il Salacchino o Il Sugarello (nomi che mancano a Viareggio). Nemmeno Da mi ma’ o da mi pa’ o dai mezzi mozzi. Il mio suggerimento forse avrebbe portato verso il mondo della mitologia con la ricerca di affinità con il mare. Ma adesso è l’OCA e l’OCA sia. E’ nato come Ristorante “nella media”, con una cucina essenziale, non ricercata, sicuramente genuina e raffinata nei suoi componenti.
·        Chi cerca confronti, paragoni con locali “stellati”, nouvelle couisine, ha sbagliato locale. Di conseguenza tutte, ripeto tutte le recensioni fino ad ora fatte, a mio avviso, sono fuori luogo. Dagli articoli pubblicati prima dell’apertura (ripieni di assurda enfasi e ricorsi storici come “la champagneria di alta classe risorge” oppure “lo storico locale dei gourmands riapre”) passando per articoli storici che iniziano da Adamo ed Eva (ricordare la nascita di Marco in quel di Capezzano Pianore e….) alle recenti visite di “esperti” più o meno noti.
·        Questo locale vuole essere solamente un Ristorante che offre la possibilità di trascorrere una piacevole serata, immersi in uno scenario unico, con buon cibo e vino, senza, alla fine, “svenarsi”. Punto.
Oggi l’ho provato. Parto dal prezzo pagato: € 40,00. Due antipasti di cui uno a base di sparnocchi al vapore guarniti di spicchi di pomodoro e letto di “verde”, l’altro  gamberi biondi con tortino di finocchi e lieve caduta di miele. Un primo: taglierini con totanini, fiori di zucchine e spolverata di bottarga. Un secondo : un filetto di orata con spicchi di carciofi passati al forno. Un semplice dessert: tortino crema e frutti di bosco e, a lato, gelato di fragole. Caffè. I vini: un Muller Thurgau trentino di Graziano Fontana 2011, un Sauvignon Blanc altoatesino di Peter Dipoli 2010, un Pinot Bianco friulano di Gianluca Anzelin 2012, un Verdicchio dei Castelli di Jesi dell’Azienda San Lorenzo 2011 e Moscato d’Asti dell’Azienda Criolin 2012. Logicamente tutto al bicchiere.
Menù da “stella”? No certamente ma ben fatto, materie prime fresche, cotture giuste e condimenti di prim’ordine a cominciare dall’olio. Un tocco di classe? Acqua Lauretana.
Un ultima considerazione. Esiste un altro locale con simile posizione, con queste prerogative, a questo prezzo? La vedo dura. (U.C.)

Ristorante L’OCA
Via Coppino 409  Viareggio
Tel  0584 1661661

info@ristoranteloca.it

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