venerdì 8 gennaio 2021

Cucina tradizionale giapponese: washoku

 


Gourmet Giappone

I piccoli produttori giapponesi fanno squadra in una piazza virtuale

E’ un nuovo progetto, una nuova grande piazza aperta online che accoglie piccoli produttori che desiderano avere una propria vetrina virtuale in Italia. Ognuno di loro verrà raccontato e descritto, attraverso storia, territorio e processi di produzione e ovviamente potrà mettere in vendita nel nuovo store i propri prodotti, molti dei quali spesso e volentieri non hanno mai oltrepassato le frontiere dal Giappone.



Il progetto è firmato da Maiko Takashima e Lorenzo Ferraboschi, giovane realtà imprenditoriale già ideatrice dei progetti Sake Company, Wagyu Company e di altri concept dedicati alla ristorazione come Sakeya e Carico. (ne ho già parlato sui miei blog e non solo)

Il focus è quindi la cucina “washoku”, ovvero la cucina tradizionale giapponese che è stata insignita del titolo di Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO nel 2013, in riconoscimento dei costumi socio-culinari che si tramandano in Giappone da oltre mille anni.



La cucina washoku ha quattro principali caratteristiche: stagionalità, ingredienti, equilibrio e estetica.

Oggi molti hanno ormai preso confidenza con il sushi, il sake e la carne wagyu ma gran parte del cibo tradizionale giapponese può essere mangiato ancora solo in Giappone nei ristoranti ed alberghi tradizionali “ryokan”.




E del tè verde, prodotto in Giappone dalla prima metà del XXII secolo durante l’era dei samurai, ne vogliamo parlare?



Queste sono solo alcune delle tante belle novità che Gourmet Giappone porterà in Italia per la prima volta.

L’obiettivo è di farle conoscere e di spiegarne anche l’utilizzo grazie a numerose ricette.

Gourmet Giappone, la nuova frontiera del Sol Levante.


In collaborazione con  ufficio stampa Paolo Pojano

www.gourmetgiappone.com


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