Gourmet
Giappone
I piccoli
produttori giapponesi fanno squadra in una piazza virtuale
E’ un nuovo
progetto, una nuova grande piazza aperta online che accoglie piccoli produttori
che desiderano avere una propria vetrina virtuale in Italia. Ognuno di loro
verrà raccontato e descritto, attraverso storia, territorio e processi di
produzione e ovviamente potrà mettere in vendita nel nuovo store i propri
prodotti, molti dei quali spesso e volentieri non hanno mai oltrepassato le
frontiere dal Giappone.
Il progetto è firmato da Maiko Takashima e Lorenzo Ferraboschi, giovane realtà imprenditoriale già ideatrice dei progetti Sake Company, Wagyu Company e di altri concept dedicati alla ristorazione come Sakeya e Carico. (ne ho già parlato sui miei blog e non solo)
Il focus è
quindi la cucina “washoku”, ovvero la cucina tradizionale giapponese che è
stata insignita del titolo di Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO nel
2013, in riconoscimento dei costumi socio-culinari che si tramandano in
Giappone da oltre mille anni.
La cucina washoku ha quattro principali caratteristiche: stagionalità, ingredienti, equilibrio e estetica.
Oggi molti
hanno ormai preso confidenza con il sushi, il sake e la carne wagyu ma gran
parte del cibo tradizionale giapponese può essere mangiato ancora solo in Giappone
nei ristoranti ed alberghi tradizionali “ryokan”.
E del tè verde, prodotto in Giappone dalla prima metà del XXII secolo durante l’era dei samurai, ne vogliamo parlare?
Queste sono
solo alcune delle tante belle novità che Gourmet Giappone porterà in Italia per
la prima volta.
L’obiettivo è
di farle conoscere e di spiegarne anche l’utilizzo grazie a numerose ricette.
Gourmet
Giappone, la nuova frontiera del Sol Levante.
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